Monday, December 15, 2008

NEWS

PROGETTI IN PREPARAZIONE (2008-2010) (selezione):

Urboteka - percorso educativo di lettura dell’(iper)spazio urbano attraverso la creazione di un archivio delle immagini della città di Bologna (Pisa, Zagabria, ecc) – in collaborazione con ass. cult. Associazione degli Elementi, Bologna.

Scolè - progetto educativo ideato e guidato da Valeria di Modica – in co-creazione e coproduzione con Associazione degli Elementi e il Liceo Classico Minghetti della città di Bologna.

Raccogliere la città - Raccogliere il tempo - simposio, ricerca, laboratori dell’ipertestualità urbana: Bologna, Zagabria, Genova, Ljubljana, Belgrado, Budapest, Dubrovnik & Sarajevo – 2008 - 2010
Con il contributo dell’ECF (European Cultural Foundation)

Contenuti Espliciti - uno spettacolo cyber-teatrale co-prodotto da: Orchestra Stolpnik (Bologna), Teatro dei giovani - ZKM (Zagabria), Teatro nazionale Sloveno - SNG (Ljubljana) & Bacaci Sjenki (Zagabria). In previsione per le stagioni 2008/2009/2010

Tuesday, May 15, 2007

DI NOI/ABOUT US

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ORCHESTRA STOLPNIK® è una piattaforma aperta alle collaborazioni artistiche internazionali che si forma a Bologna alla fine del 1995 dall’incontro di un gruppo di artisti provenienti da diverse discipline (teatro, scrittura, architettura, danza, film, video) intorno al regista, attore e artista visivo Boris Bakal e all’artista, performer e ricercatrice del cinema Pina Siotto.

Interessata alla microstoria e alle stratificazioni del quotidiano nell’individuo e nella città, OS utilizza gli spazi urbani “ready-made” - stazioni ferroviarie, banche, fabbriche, aeroporti, teatri, strade, cunicoli sotterranei, fiumi - per scardinare la matrice spaziale con una propria ORCHESTRAZIONE dell’ambiente, ponendo il passante/spettatore in una posizione attiva di ristrutturazione del proprio sguardo e della propria presenza nello spazio (site-specific).



La passione per i territori urbanizzati e per le vite che li animano, il rapporto stabilito con la storia passata e presente, attraverso la lettura e risemantizzazione dei luoghi, il “riciclaggio della realtà” – ovvero di particolari forme del quotidiano come feste private, raves, cacce al tesoro, partenze-arrivi, provini cinematografici, giochi di ruolo, convivenze, programmi radiofonici… – si è espresso negli eventi teatrali e di danza, progetti multimediali e interventi artistici nello spazio urbano, presentati in varie rassegne e festival di diverse città italiane ed estere: Bologna, Alessandria, Roma, Venezia, Casalecchio, Calderara di Reno, Udine, Pescara, Genova, Zagabria (Croazia), Skopje (Macedonia), Friburgo (Svizzera), Ljubljana (Slovenia), Graz (Austria), Belgrado (Serbia), New York (U.S.A.).

Nel suo lavoro educativo, OS insiste sullo sviluppo di una auto-educazione, inteso come permanente e continuo spostamento dello sguardo (punti di vista) e sulla ricerca all’interno del contesto dell’operare e del vivere. Ne scaturiscono così progetti e laboratori nei quali si arriva alla creazione di vere e proprie piante/mappature individuali e collettive intorno a una città, una zona, una strada o una casa. Lavorando con i giovani (artisti e non) ma anche con anziani o/e persone di varie provenienze personali e sociali –OS- sottolinea l’importanza di integrare il proprio destino insieme alla responsabilità degli studenti-partecipanti al percorso quotidiano di tutti.

Così, per esempio, all’interno del laboratorio Urboteka nasce un archivio d’immagini e immaginario che parte dai film di finzione e documentari, li sovrappone agli album di fotografie d’epoca o/e private di partecipanti (filmati, scattati nella stessa zona di riprese del film) con lo scopo di comprendere al suo interno lo sviluppo della matrice urbana nonché la nostra ipertestuale presenza nella città.

Lavorando in diversi spazi urbani, OS propone anche una diversa visione e fruizione dell’arte facendo del passante un vero protagonista dell’opera: così i nostri spettacoli, intereventi sonori, installazioni video o applicazioni multimediali nel tessuto delle città innescano e provocano l’intervento o/e sguardo attivo del pubblico. Nei vari progetti OS ha esplorato varie forme performative che partivano da eventi e/o strutture performative quotidiane o/e riconoscibili (lezioni, provini, mostre, raccolta di firme, presentazioni di prodotti, mercatini, ecc) che, mediante varie modalità, si trasformavano in uno spettacolo, laboratorio, viaggio spettacolare che faceva dello spettatore il partner creativo del percorso.

Sin dalla sua nascita Orchestra Stolpnik produce direttamente i propri progetti in stretta collaborazione con le istituzioni e gli abitanti delle città nelle quali i lavori vengono presentati.